Aromaterapia
Le piante e i loro estratti vengono usati da tempi immemorabili per alleviare il dolore, favorire la guarigione, uccidere i batteri, quindi per rivitalizzare l'organismo e mantenerlo in buona salute. Il termine "aromaterapia" si presuppone che sia stato coniato solo nell'Ottocento, gli estratti distillati di piante (gli oli essenziali) sono stati utilizzati dal genere umano per moltissimi secoli nei riti religiosi, in profumeria e a fini igienici.
In medicina la qualità e integrità degli oli essenziali utilizzati sono requisiti indispensabili, al contrario di quanto accade nell'industria alimentare e cosmetica, dove i fattori più importanti sono il sapore e l'aroma.
Per poter praticare l'aromaterapia in tutta sicurezza è fondamentale avere una conoscenza di base della chimica degli oli essenziali. Le proprietà fisiologiche e farmacologiche delle molecole aromatiche interessano quasi tutti gli organi e le funzioni del corpo, dalla pelle alle attività della mente. Anche se non si intende fornire nozioni approfondite di chimica organica, sarà utile ricordare che carbonio, idrogeno e ossigeno sono indispensabili per la vita e si trovano i tutti gli oli essenziali, combinandosi a formare innumerevoli famiglie mono e sesquiterperpeniche di idrocarburi, alcoli, aldeidi, chetoni, acidi, fenoli e esteri.
Responsabile dell'azione terapeutica è il chemiotipo e all'interno di una specie di pianta possono aversi variazioni chimiche.
Un esempio:
Il rosmasino ha 3 chemiotipi, tutti usati in aromaterapia.