Oligoterapia
L'oligoterapia utilizza gli oligoelementi, sostanze semplici, metalli o metalloidi, che in genere si trovano in modeste quantità in tutti gli organismi viventi, animali o vegetali.
Gli oligoelementi sono dei biocatalizzatori, cioè sostanze che aumentano la velocità di reazioni biochimiche. Il biocatalizzatore, inoltre, svolge anche una funzione selettiva, accelerando le reazioni favorevoli alla integrità dei tessuti. Da qui si comprende l'importanza degli oligoelementi nel metabolismo organico.
Nel 1932 Jaques Menetrier intravide la possibilità di sfruttare la capacità terapeutica degli oligoelementi, affermando che prima che la malattia abbia il tempo di provocare lesioni gravi intaccando l'integrità dell'organismo e diminuendo la capacità di difesa, sono presenti quadri clinici indistinti e vaghi, non documentabili con esami di laboratorio o strumentali, definiti sindromi funzionali. Tali sindromi se adeguatamente trattati con oligoelementi sono reversibili, altrimenti determinano lesioni organiche irreversibili. Il ferro è, per esempio, il catalizzatore di certi enzimi essenziali per la respirazione (citocromi, parassitosi, catalisi), lo zinco attiva l'insulina, il manganese l'idrolisi o le trausferasi o, ancora, il selenio presente nelle glutation - perossidasi che ha azione protettiva sulle membrane cellulari.
Un esempio potrebbe essere l'anemia ipocromica ferropriva dove è presente una carenza di ferro. L'apporto di questo elemento dovrebbe guarire la malattia ma ciò non avviene se non è presente rame in piccole quantità